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LA VASCA DA BAGNO: UN OGGETTO DI DESIGN CHE HA FATTO LA STORIA

Se la vasca da bagno è un elemento di arredo abbastanza recente, ma  la pratica di immergersi in acque per pulirsi, rilassarsi o rigenerarsi ha origine antichissime. Non le conosci? Ecco una rapida carrellata.

PURIFICARE IL CORPO PER APRIRE IL CUORE AL DIVINO

Fare il bagno era innanzitutto una pratica religiosa. Nel 3000 A.C. gli Indù immergevano il corpo in acque – fresche e in genere naturali – prima di entrare in un luogo sacro.  Dal sacro al quasi profano il salto è breve: quasi un millennio dopo gli egizi avevano creato spazi riservatissimi e dedicati al solo Faraone per lunghe immersioni del corpo che, già sacro, si rigenerava.

BELLEZZA E IGIENE AL TEMPO DEI GRECI

Al 1700 A.C. pare risalga la prima vasca da bagno, localizzata a Cnosso, una città della Grecia. L’abluzione del corpo nell’acqua in questo caso era finalizzata al miglioramento dell’igiene personale, tanto che i bagni, luoghi collettivi aperti a tutta la popolazione, erano costruiti sotto i favori della dea Igea (da cui deriverebbe la parola igiene). Due i passaggi antropologicamente importanti: l’acqua non è più ancorata esclusivamente a ritualità religiose; gli spazi per il bagno diventano pubblici e non solo per il Faraone, come in Egitto; infine, le acque non sono più “fredde”. La linea immaginaria che separa Oriente e Occidente è segnata anche da questo aspetto: le acque dei bagni cominciano a essere riscaldate – spesso sfruttando risorse naturali.

BELLEZZA E IGIENE AL TEMPO DEI GRECI

Al 1700 A.C. pare risalga la prima vasca da bagno, localizzata a Cnosso, una città della Grecia. L’abluzione del corpo nell’acqua in questo caso era finalizzata al miglioramento dell’igiene personale, tanto che i bagni, luoghi collettivi aperti a tutta la popolazione, erano costruiti sotto i favori della dea Igea (da cui deriverebbe la parola igiene). Due i passaggi antropologicamente importanti: l’acqua non è più ancorata esclusivamente a ritualità religiose; gli spazi per il bagno diventano pubblici e non solo per il Faraone, come in Egitto; infine, le acque non sono più “fredde”. La linea immaginaria che separa Oriente e Occidente è segnata anche da questo aspetto: le acque dei bagni cominciano a essere riscaldate – spesso sfruttando risorse naturali.

LA TINOZZA, UN RETAGGIO MEDIEVALE

Bisogna aspettare il Medioevo per scorgere le prime tracce di privatizzazione della pratica del bango con l’uso delle prime tinozze, riservate ovviamente a pochi eletti e neanche tanto utilizzate. L’acqua infatti era considerata “nociva per le membra” ed era preferibile sostituirla con profumi e abiti puliti.

Le tinozze ricolme di acqua calda accolgono i corpi dei più abbienti. La pratica rimane comunque ancora un fatto “condiviso” dato che richiede la presenza di un corposo entourage per la preparazione, la pulizia e la fase successiva di ripristino dell’ordine e della vestizione del fortunato o della fortunata.

SENSO ESTETICO E RINASCIMENTO

Con il Rinascimento il bagno diviene una sala della casa a tutti gli effetti dove non si cura solo la bellezza del suo proprietario, ma anche quella dell’ambiente. Oltre al privilegio del bagno, che diviene una pratica sempre più privata, la stanza è decorata con affreschi, marmi, specchi e statue che possano esaltarne la bellezza.

PRIVATIZZAZIONE E TECNOLOGIA

Se la vasca rimane sempre la grande protagonista, lo spazio domestico deputato all’igiene e alla cura del corpo comincia a definirsi sempre di più come stanza a tutti gli effetti, che include anche altri elementi come il bidet e il vaso, anche se spesso isolati o isolabili dal resto.

La storia della vasca è indissolubilmente legata all’avanzamento della tecnica e della tecnologia.  A partire dal XVIII secolo in poi inizia il definitivo processo di privatizzazione del bagno e il suo assorbimento nello spazio domestico per le famiglie più agiate grazie a tubature, reti fognarie e nuovi materiali che rendono il bagno un’esperienza praticabile da soli in uno specifico spazio della casa.

LA PRIMA VASCA DA BAGNO FIRMATA USA

Con il XIX secolo le sperimentazioni si fanno sempre più ardite e anche le pratiche si evolvono: nella vasca si fa anche la doccia! Impensabile il contrario.

Oggi, la vasca torna a essere protagonista. Fare il bagno è un’esperienza di benessere e relax, divertimento e piacere.

La storia dunque ci insegna alcune cose importanti su uno degli oggetti di design più interessanti della sala da bagno:

  • Il legame con alcuni valori e aspetti identitari come la bellezza, il corpo, la cura di sé, l’intimità;
  • La ricercatezza estetica: i bagni come luogo prima, le vasche dopo, sono oggetti di design su cui sin dai tempi più antichi c’è stata una certa attenzione per la parte estetica dell’ambiente perché fa parte dell’esperienza;
  • Vasca e tecnologia sono indissolubilmente legate: dai greci e romani in avanti quando le acque diventano calde e occorre immaginare precisi contesti con i necessari “impianti”, il bagno ha espresso le evoluzioni prima tecniche e poi tecnologiche del suo tempo.

Forma Aquae ha sposato questi valori proponendo ai suoi clienti oggetti d’arredo che uniscono bellezza, personalizzazione e tecnologia. Consulta il catalogo per scegliere la vasca Forma Aquae più adatta al tuo bagno, in cui riconoscerti e attraverso cui valorizzare il tuo ambiente.

Invia la tua richiesta attraverso il form o scrivi a info@formaaquae.it per ricevere il catalogo aggiornato Forma Aquae e l’elenco dei punti vendita più vicini a te.

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