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VASCA O DOCCIA? QUESTIONE DI STILI DI VITA

Da una parte c’è chi preferisce il getto d’acqua veloce, capace di dare rapidamente tono ed energia, dall’altra chi ha riscoperto la casa come luogo identitario, come rifugio, e apprezza il relax di un’immersione che simula il ritorno nel ventre materno e la possibilità di rifinire l’arredamento del bagno con una vasca di design. Una ricerca dell’Università IULM e altri studi aiutano a trovare il proprio orientamento.

Tutti noi sui social siamo subissati di pubblicità che promettono di sostituire la vasca con la doccia in un solo giorno e col massimo risparmio. Come se gli italiani non vedessero l’ora di disfarsi della vasca e di reinventare il bagno e senza considerare che preferire la vasca alla doccia comporta un po’ il reinventare anche la propria vita!

La scelta tra il getto d’acqua sulla testa e una rilassante immersione, che simula il ritorno nel ventre materno, va  infatti ben aldilà dell’opzione tra due modi di tenere pulito il corpo.

Il bagno in vasca richiede tempo, disposizione mentale, un certo approccio benevolente verso il proprio corpo, la predisposizione a ritualità…

Secondo le strategie di marketing delle imprese edili sembra che gli italiani siano invece più propensi ad un utilizzo funzionale del bagno, per chi va di corsa, e preferisce quindi  la doccia, magari fredda d’estate, in quanto  ideale per essere o tornare subito scattanti.

l trend di vendite, gli investimenti in ideazione e produzione delle vasche indicano però, al contrario, che è diffusa pure una dimensione intima del bagno, quale ambiente privatissimo dove  lasciarsi andare ad un accogliente abbraccio liquido nella vasca. Magari di design, in nuance con  pareti e pavimenti, circondata da oggetti che raccontano di se’ e a sua volta adornata di piante e fiori o con vista sulla città.

Come stanno davvero le cose?

Per capire cosa vogliamo davvero, può essere utile consultare il volume dal titolo “La casa vissuta e la casa sognata. Valori spazi e relazioni” (Lumi edizioni- lumi.iulm@librerielumi.it): sei saggi sugli italiani e la casa oggi, compreso il report di una recente ricerca fatta da alcuni docenti della Università Iulm di Milano.

Il rapporto tra gli italiani e la propria dimora sembra cambiato, dopo i lockdown imposti a causa del Covid 19, e l’isolamento nelle proprie abitazioni pare abbia portato le persone a ripensarle  non più solo come spazio di passaggio tra lavoro e vita pubblica, ma come un proprio luogo identitario, dove sperimentare comfort e benessere, come riporta la psicologa Alessandra Micalizzi.

Già prima della pandemia,- avvertono Roberta Bianchi (Marketing

Communication e Brand Manager e  collaboratrice con lo IULM) e Gaia Damiani (nota esperta di table styling)- la casa era il bene primario per gli italiani e l’acquisto di una casa di proprietà era un traguardo importante nella vita. Secondo dati Istat 2016, oltre 1 italiano su 8 viveva in un immobile di proprietà e circa la metà l’aveva acquistato da solo/a o con il partner. L’osservatorio nazionale CasaDoxa nel 2018 aveva rilevato che la casa era in cima alle priorità.  Già nel pre-pandemia  la casa era in parte sentita come rifugio dove si passava più tempo  rispetto al passato. 

La casa quindi come luogo polifunzionale, il “nido” per se stessi e la famiglia, ma anche luogo di lavoro, ospitalità e svago”.

Dunque una casa più da vasca che da doccia?

Luca Battistelli, Interior Designer, attualmente Home Furnishing Direction Leader in IKEA Italia, esordisce nel suo saggio con una provocazione: “La casa è il nostro luogo sicuro, il luogo dove spendiamo gran parte del nostro tempo, dove viviamo tanti momenti di gioia, di attesa, di solitudine, di speranza. La casa è anche l’oggetto per il quale siamo disposti a stanziare dei budget molto importanti. Probabilmente, le somme più alte che spenderemo mai nella nostra vita saranno spese proprio in funzione dell’acquisto di una o più abitazioni, magari in luoghi diversi, importanti per lo svolgersi della nostra vita e che incontrino le nostre aspettative.

Ma quante energie siamo poi disposti a investire per rendere piacevole vivere in quei luoghi su cui abbiamo riposto cosi tante speranze per una vita migliore? Quanti sforzi siamo disposti a fare per riuscire a provare piacere ogni volta che mettiamo piede in quei luoghi che tanto significano per noi, per la nostra vita di tutti i giorni?”.

Questa riflessione porta a considerare che solo la vasca è davvero un oggetto di design, pertanto chi arreda l’appartamento o la villa con criteri estetici e non solo funzionali, investendo in toto nel luogo per lui/lei più significativo, nell’elemento ‘vasca’ ha un concept in più da sviluppare per esprimere la propria fantasia, il proprio gusto, la propria personalità. Oltre a darsi una opportunità in più di godere di momenti piacevoli di puro abbandono.

Forma Aquae offre la scelta più ampia

Vasche da bagno di tutti i tipi, di ogni dimensione e forma, da incasso, angolare o freestanding, con moderni, vintage e industrial, la scelta è davvero ampia e completa.

Basta pensare alla ricchezza di proposte che offre il marchio  Forma Aquae con ben 3.538 opzioni, tra finiture, modelli, colori e decori artistici, per rivestire la propria vasca e rendere unica la stanza più intima della casa.

La vasca per il relax, la vasca che arricchisce e rende la casa più ‘nostra’, la vasca anche più sicura per anziani e bambini.

Lavare i piccoli nella vasca da bagno è molto più comodo per gli adulti e allo stesso tempo, permette ai bimbi di giocare e rilassarsi evitando lo shock di quei getti improvvisi sul viso.

Si al green

Un’ultima riflessione potrebbe essere di tipo ambientalista, per la preoccupazione dello spreco di acqua. Forma Aquae soddisfa i criteri green con i modelli in acrilico che non è conduttore di calore, pertanto la temperatura dell’acqua in queste vasche resta stabile più a lungo e pertanto se ne consuma meno, mentre obiettivamente diventa difficile dosarne il consumo sotto la doccia.

Ben-essere o ben-avere?

Mai dimenticare infine – come scrive ancora la psicologa Alessandra Micalizzi – l’importanza di un “ritorno all’autentico, all’essenziale, all’intimità di uno spazio in cui pensare al ben-essere prima ancora che al bene-avere”.   E in tema di benessere, se  si ha il coraggio di immergersi nell’acqua gelida, secondo le artiste Gwyneth Paltrow e Lady Gaga, è il massimo, perché pare faccia bene al metabolismo e al sistema immunitario. E di questi tempi anche al portafoglio.

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