La firma dell’arch. Gabriele Pozzi
All’Hotel Milano Castello sono i dettagli che fanno la differenza, quel mix di moderno e vintage che caratterizza l’arredo, di tecnologia e tradizione, che viene anche dalla gestione familiare dei fratelli Figliola e si ritrova per esempio nei menu: la prima colazione è a base di prodotti bio, pane e pasticceria appena sfornati, frutta fresca, anche orientale, naturalmente con la variante dietetica, vegana e vegetariana o su richiesta. Ogni giorno dalle 18 alle 21 aperitivo gratuito per gli ospiti, da sorseggiare magari seduti in giardino, durante i lunghi mesi caldi.
Il palazzo è la ex Casa del Clero di via San Tomaso 2, risalente agli Anni 60: gli interventi per la realizzazione dell’albergo, su progetto dell’architetto Gabriele Pozzi, sono avvenuti sotto il controllo della Soprintedenza alle Berte Arti.
Superata la reception, elegante e funzionale (lungo banco curvo con elementi luminosi e finitura solid surface), si percorre un porticato tra aiuole fiorite e salottini appartati, per arrivare all’ingresso vero e proprio, dove si è accolti dall’ampio banco bar, circondato dai grandi e splendidi pannelli di metallo smaltati a grande fuoco di Rui. Ai lati, oltre le ampie vetrate, si accede al giardino mediterraneo, con ulivi, gelsomini e antiche colonne in pietra. Anche qui le sculture di Rui impreziosiscono angoli e creano scorci in un susseguirsi di emozioni.
Le 34 camere singole, doppie, matrimoniali e triple, comprese le 4 suite, sono disposte su 4 piani e sono molto ampie: oltre 20 mq per i locali e bagni con spazio doccia fino a 80 per 160 cm.